...si costituì in comune, in forza di un regio decreto del 1927, che provvide all'unificazione degli abitati di Canneto e Montrone. Il toponimo sta a indicare la “fratellanza” tra le popolazioni di queste località. Le origini di Canneto, sorta sull'area dell'antico, vengono fatte risalire alla fine del secolo XI, ai tempi dell'assedio posto a Bari dai normanni, per scacciare i greci. Il suo nome, derivante dal latino CANNETUM, si riferisce ai folti canneti, un tempo, presenti nel territorio. Inserita, verso la metà del 1100, tra le altre università di Puglia, con un'ordinanza del duca Roberto il Guiscardo, registrò diversi passaggi di proprietà fino agli inizi dell'Ottocento, quando le leggi napoleoniche sancirono il crollo del sistema feudale. Montrone fu fondata, sul finire del X secolo, da profughi greci, che si stanziarono nella zona, dando vita a un villaggio alle pendici di una piccola altura. Di qui il nome, derivante forse da un “montarione”, composto da “monte” e dal suffisso “one”, avente in questo caso valore diminutivo. Tra i monumenti di Canneto spiccano: la settecentesca parrocchiale dell'Immacolata, e la cosiddetta casina di don Cataldo o di Monsignore, del Seicento. Del patrimonio storico-architettonico di Montrone fanno parte: il castello marchesale, edificato, verso la fine del XIV secolo, dal feudatario Niccolò Dottula; la parrocchiale, del Settecento, contenente un pregevole dipinto di San Francesco da Paola, attribuito al Tiziano o alla sua scuola; la chiesa di Santa Maria del Principio, del secolo XI; la torre normanna, dichiarata monumento nazionale, fatta costruire da Alfonso Balbiano, intorno alla metà del 1100, e la cappella di Maria Santissima della Stella, della seconda metà del XII secolo. Interessanti sono anche le antiche porte di accesso ai due rioni.