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INCORONATA

Il granaio della Puglia

...posta nel cuore del Tavoliere delle Puglie, preistorica pianura di sollevamento e secondo più esteso territorio pianeggiante italiano, sorge la città, nonchè provincia, di Foggia che con i suoi circa 152 mila abitanti si colloca al terzo posto tra i comuni più popolosi della regione.

 

Le origini della città affondano ben indietro nel tempo: durante il Neolitico, l'attuale territorio comunale di Foggia faceva parte di uno dei più grandi villaggi d'Europa, e già in questa età si delinea la predominante attività economica del territorio basata sull'agricoltura. Coltivazioni di frumento, oggi divenute di tipo intensivo, dominano da sempre il paesaggio e il territorio della provincia di Foggia, storicamente noto come uno dei “granai” della penisola, grazie soprattutto alla conformazione pianeggiante del suolo e in seguito a un'estesa attività di bonifica delle zone paludose.

 

Pagine importanti della storia della città sono state scritte durante la dominazione normanna del XII secolo, ma in particolar modo con uno dei più affascinanti e controversi personaggi storici del XII secolo, il Puer Apuliae, Federico II di Svevia. Il suo amore per la città e tutto il territorio di Capitanata, considerato luogo ideale per la caccia, fu tale che nel 1223 spostò la capitale del Regno di Sicilia da Palermo a Foggia, dove fece erigere un maestoso palazzo imperiale, il Palatium, in cui spesso soggiornò con tutta la sua corte e di cui oggi rimane solo un'iscrizione lapidea conservata nel Portale di Federico II. Sotto la dominazione aragonese del secolo successivo, il capoluogo dauno scrisse un importante capitolo nella storia della pratica della transumanza, con l'imposizione di una tassa a tutti i pastori tramite la “dogana delle pecore”, cui simbolo fu proprio il Palazzo di Dogana, incidendo notevolmente sull'economia locale.

 

LA FESTA

 

Il Santuario dedicato alla Madonna dell'Incoronata si staglia come un'isola di pace tra la ricca vegetazione dell'accogliente bosco del Cervaro. I secoli e il tempo non ne hanno mutato la sacralità che ha saputo coniugarsi alle linee sobrie ma moderne della nuova struttura, dal campanile che come una lancia appuntita svetta verso l'alto.

 

Nei giorni delle festa gli atri del santuario si riempiono di voci e fedeli provenienti in pellegrinaggio da zone più o meno vicine, taluni anche a piedi per mantenere viva l'antica tradizione degli “scalzatori”: a piedi nudi percorrono l'ultimo tratto di strada che li separa dalla sacra meta. Le celebrazioni in onore della Madonna Incoronata iniziano il mercoledì antecedente l'ultimo sabato di aprile. Durante una solenne cerimonia di apertura, i comuni delle città limitrofe in cui forte è il culto mariano offrono il vestito, il manto e la corona che ornano durante la festa il simulacro della santa patrona portato in processione.

 

Altro rituale che non può certo mancare è l'offerta dell'olio che alimenta la lampada perennemente accesa in onore della Madonna: il gesto rinnova quello compiuto nel 1001 dal contadino Strazzacappa che alla visione della Vergine con un segno di totale devozione trasformò la propria caldarella in una lampada alimentata ad olio che secondo la tradizione non si sarebbe mai estinto.

 

Ma la peculiarità della festa la si riscontra il venerdì di quella stessa settimana con la “Cavalcata degli Angeli” che vuole riproporre il tripudio angelico che aveva riempito la selva di canti e luci nella lontana notte dell'apparizione. Cavalli bardati a festa, ornati di lustrini e sonagli sfilano assieme a centinaia di fanciulli vestiti da angeli in segno di purezza, da santi e da fraticelli girando per tre volte intorno al santuario in mezzo a decine di migliaia di fedeli che accompagnano il corteo col canto di antiche laudi. E' un tripudio di colori, di suoni, di fede che si mescola al calore del folklore popolare. I festeggiamenti raggiungono finalmente il culmine l'ultimo sabato di aprile. Dalle ore 3.00 del mattino i pellegrini affluiscono compiendo prima tre giri attorno al santuario, una sorta di percorso di purificazione, quasi un'anticamera, prima di chiedere umilmente il permesso di essere ammessi al cospetto della Regina del Cielo.

COMUNE DI FOGGIA
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